Morsi d’autore – Come “sfilettare” un sugarello

Ci sono pesci che riescono in imprese straordinarie.

Non per le loro performance velocistiche, nè per la loro tenacia in combattimento…ma per la loro abilità nell’evitare con precisione chiurugica i nostri inneschi che, per quanto elaborati e sofisticati non bastano ad ingannare pesci che, sulla carta, dovrebbero possedere un Q.I. decisamente inferiore a quello del pescatore…

Quante volte vi è capitato di salpare un’esca accuratamente sezionata, a traina col vivo così come a bolentino, a drifting piuttosto che nella pesca a fondo? Pochi brandelli di esca giusto attorno agli ami…spesso senza avvertire una tocca!

Il caso della foto che segue è emblematico; il povero sugarello-esca, calato a circa 100 metri di profondità su una montatura da bolentino di media profondità, è stato azzannato da uno strepitoso chirurgo sul fondo o nei pressi di esso nell’immediata risalita, senza avvertire alcuna sollecitazione sul filo. Il morso ha lasciato nettissimi i segni della dentatura, giusto a filo dell’amo posto sul dorso del pesce esca.

Sugarello vampirizzato Sugarello vampirizzato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piccolo, quanto mai macabro, dettaglio, a sottolineare l’abilità del “chirurgo”: il sugarello, in quelle condizioni, era ancora vivo al momento della salpata (prima di essere velocemente finito per rispetto…)! Un capolavoro, evitare l’amo con tale perizia arrecando il massimo danno possibile al pesce ed in pochi secondi è opera di uno strepitoso predatore, che ha dimostrato un’astuzia davvero incredibile.

La dentatura fa sospettare, a nostro giudizio, l’intervento di un bel nasello sul fondo(Vista l’impronta in proporzione alla mano) o, in alternativa, di una palamita durante il recupero; la forma dei denti però ci fa propendere per la prima ipotesi o, comunque, per qualche preda di fondale. Si accettano comunque idee e suggerimenti…

 

E a voi…quante volte è successo di essere così mirabilmente giocati? La sezione commenti è a vostra disposizione, raccontateci le vostre (dis)avventure, su elfishing,it!

Morsi d’autore, su elfishing.it!

 

Vignetta di apertura: tratta dalla rete, tutti i diritti sono dei rispettivi proprietari.

 

Inge
Ingegnere nautico (da cui il nick) con la passione della pesca, nasce a La Spezia nell'ormai lontano 1985. Inizia a pescare ancor prima di camminare, seguendo le orme degli illustri familiari, abilissimi pescatori di orate con lenza a mano e metodo tradizionale. Dopo anni di gloriosi insuccessi, passa inspiegabilmente alla pesca con gli artificiali, ed in particolare alla traina costiera e allo spinning sulle mangianze, di cui si innamora. Ne deriva uno smodato sentimento di amore-odio per i gabbiani, e una vista assai acuta, nonostante gli occhiali, per individuare i più piccoli cenni di mangianza da La Spezia a Capo Corso. Da qualche anno si è avvicinato, nel periodo invernale, alla pesca dei cefalopodi da Riva, con stranamente buoni risultati. Pescatore molto tecnico, detiene nel team anche il primato di pesca alle acciughe e alle aguglie con le mani, di cui è molto orgoglioso... Si può considerare il "tattico" del team, vista la sua passione per la tecnologia (dorme con il GPS) e meteorologia.

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