Monsieur Rocambole e la ricciola

Oui, se sabato scorso le condimeteo erano solamente strane questa settimana fanno proprio schifo.

L’Inge bersaglia, da mercoledì in poi, con grafici, immagini satellitari, radar meteo e previsioni dell’Aruspice Nedo di Volterra. Danno onda, forse pioggia, magari anche vento, insomma una chiavica.

Bene, quindi preparo le canne e assoldo gli audaci GiGi e Lux per una sveltina all’alba. Casomai si torna indietro e si guardano le prove della motogp.

I miei sodali si presentano puntuali e alle 6 siamo già in planata, bene bene.

Insomma…..

E’ scuro scuro, sembra voglia piovere , l’onda è già percepibile nel golfo, vabbè dai ,qualcosa combiniamo. Ci spariamo in traina per procacciarci le esche ma dopo mezzora di nulla comincio ad innervosirmi. Huuum, non c’è luce non c’è attività, lo scandaglio marca belle palle di foraggio ma non succede un tubo.

Tiriamo su tutto e mettiamo il naso fuori…..

Ma bene cavolo, si sta proprio bene.

A letto si sta bene.

Onda lunga ma manco tanto, una metrata abbondante, ci metti un po’ di foschia e pioggerellina condita da un ventarello che non doveva esserci.

Mi salta immediatamente il piano B che sapevo poco perseguibile (planata sui 100 mt, prendere un tombarello, innescarlo e vedere cosa succede).

Mi conformo al piano A che pare non essere manco questo una barzelletta, ma tant’è….

Planiamo con sforzo fino al relitto e proviamo con sabiki e jig a fare qualche esca.

L’onda di rimbalzo, non ve ne avevo parlato?

C’è una specie di risacca che a stare fermi si avverte in maniera sensibile, quindi ventarello, onda da fuori onda da terra, le cavallette, il GiGi con il giubbotto non lo vedo manco a Gennaio….mah…..

Vabbè però lui è Sensei Maestro di Sabiki 8° dan ed inizia a infornare pesciolini nella vasca del vivo. Piccoli e quasi tutti sgombri, uffa non mi piace.

Basta chiedere, salpa un paio di sugheri di taglia coadiuvato dal Lux, io perdo tra le imprecazioni l’ennesimo jig…

Basta dai proviamo.

Ci buttiamo a traina con due canne, due sugheri affondati ad altezze diverse e tiriamo verso il largo fra imprecazioni e le prime telefonate con L’inge che ha deciso di osare un’uscita.

Non succede niente per un paio d’ore a parte che le vertebre lombari di tutti e tre si mischiano in ordine casuale ed io mi ritrovo installata la L5 di lux che non è della mia taglia.

L’inge saggiamente decide di rimanere dentro il golfo, io rimetto la prua a terra, voglio provare un po’ più vicino….ma li piove……

Uffaaaaaaaaa

Torno sul relitto, che almeno il GiGi goda, vuole qualche pesce da fare in carpione e così sia. In realtà sto prendendo tempo e mi piacerebbe qualche esca più consistente…

Il nuvolone si sposta un po’, basta vado a terra di violenza, facciamoci una mezz’ora a modo e poi si rientra.

Nella planata collassano quasi tutte le esche meno 3.

E tre siano, monto il sugarello più grosso sulla mollacciona e la calo a sfiorare il fondo, sulla cannina nera cattiva metto due sugheri medi in tandem e la tengo a mezz’acqua.

L’inge sta tribolando sottocosta e decide per un rientro tutto sommato auspicabile, noi insistiamo un po’.

GRUARRRRRRRRGRUARRRRRRaaaaur…..

guardo Lux che è il più vicino alla canna e lui esegue, sfila dal portacanne, attende ancora un po’, bravo, e ferra….PESCE!

Inizia il combattimento, io provo a governare mentre il pesce si avvicina alla barca, il GiGi prova due foto poi butta via il telefono, non si riesce a fare un belino.

Lux si rende conto che la bestiolina è di taglia, non si stacca dal fondo, ora non segue più la barca se n’è accorta, riparte a tutta, potente e lenta.

Sentenzio ricciola, l’equipaggio sgrana gli occhi e si motiva.

Lux va alla grande per svariati minuti, arriva al nylon ma lei riparte sempre, ad un certo punto si gira verso di me preoccupato “il Mulo non va più”, mentre il pesce punta deciso verso il fondo.

Cazzo no cazzo no.

Prendo la canna e innesto la velocità ridotta, il mulo gira bene, non so cosa sia successo ma me ne fotto, sento il peso all’altro capo e rabbrividisco, basta, finito il momento della passeggiata, pompo selvaggio nella speranza di togliergli il gas ed in effetti….la vediamo per la prima volta, è sempre fonda e lampeggia nel blu, è bellissima.

Riprova una fuga e la scoraggio, dico a Lux “Non la sbagliare” e la faccio scivolare sul fianco fino a murata.

Lux non sbaglia mai.

Raffiata, ed insieme la tiriamo a bordo.

Siamo increduli, non solo è grossa, è meravigliosa, colori, proporzione delle forme, una Regina.

Anzi…un Re come ha modo di constatare il fido GiGi…

Dai basta bando alle ciance, il GGi fa un solo messaggio sul gruppo whatsapp di noi lesionati:

“Preso sugarello grande”

Foto

Stop

🙂

 

Ps Monsieur Rocambole era noto nei romanzi di Terrail non solo per le avventure audaci e spericolate, era soprattutto un ladro e così, visto il furto effettuato  ai danni di Lux, posso affermare:

Oui c’est  moi.

 

Il Polpo
Comandante di questa manica di sciamannati, classe 1966, pesca dalla veneranda età di 4 anni. Pesca pazza e disperatissima, citando studi di leopardiana memoria. Ha sperimentato tutte le tecniche di pesca meno la mosca e le bombe (non che siano assimilabili ma tant’è…), provando tanto e riuscendo in poco, grazie al perverso gusto di rimanere sempre affascinato dalla tecnica sconosciuta ai più, tralasciando quella più catturante. Ama in particolare la pesca con gli artificiali, che presuppone impegno, costanza e conoscenza... Ama ancor più inseguire i gabbiani, spesso inutilmente, perdendo completamente il controllo davanti ad una mangianza. In sintesi estrema, ama il mare con tutto sè stesso. Unica pecca: come perfetta nemesi dell'Inge, odia i cefalopodi , se non in cucina, e per questo loro lo cercano in continuazione...da cui il nome di battaglia.

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