Io sono l’ombra del mare,
che corre sui pensieri coprendoli come il mare stesso copre le terre.
Sono il respiro del cielo che non sa più respirare.
L’alito di vento che passa sibilando, insinuandosi tra le chiglie,
d’inverno.
Sono le tue ragioni. Così lucide e chiare eppure così piene di nebbia. E sono quella nebbia, bassa e densa, che ti offusca i pensieri trasformandoli in marosi sempre irati e cupi.
Sono le tue ali, che ti fanno scappare lontano ad ogni rintocco d’inverno. Ali che ho reso più forti e determinate a migrare.
Sono i dubbi, gli inspiegabili scatti d’ira. Ciò che fuggi e che non sai abbracciare.
Sono ciò che non sai provare.
Il vuoto. Interminabile dentro la testa.
Sono il silenzio e il buio che ti fanno tenere le luci accese di notte, per non perderti a cercare ragioni.
E sono la paura che inghiotte, il suono della tua voce che non so più sentire.
Le tue incapacità, gli umori spezzati.
(Disegno: Alex Andreyev)
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