AP LURES: Nuove For-Tuna Stick, “Elfic Edition”

Andrea Pedaci, giovane artista del lure building, ci presenta due nuovi modelli che vanno ad arricchire la gia vasta gamma di esche prodotte, nella famosissima serie “For Tuna” apprezzata da moltissimi angler adriatici e, recentemente, anche liguri!

Si tratta delle versioni sinking delle famose stick da 12 e 16 cm, che Andrea produceva, fino a poco tempo fa, nei soli formati floating e slow sinking.

I due nuovi modelli sono rispettivamente 16 cm per 95 grammi e 12 cm per 50 grammi, caratterizzati da un affondamento moderato e da un nuoto assolutamente adescante, ideali per quelle situazioni di mangianza in cui il pesce viaggia qualche metro al di sotto del pelo dell’acqua, difficilmente insidiabile con le normali esche da superficie. Possono essere armate con ancorette o ami, noi ovviamente suggeriamo la seconda soluzione per favorire il rilascio delle prede.

Andrea ci dedica una splendida versione personalizzata, “elfic edition”, caratterizzata dal nostro logo stilizzato sul dorso.

Nella photogallery seguente trovate i due nuovi modell: in rosa il 16 cm/90g, sgombro per il 12 cm/50g.

 

Ma le novità non finiscono qui!

Andrea, in un periodo di particolare estasi creativa, ha anche appena sfornato delle mini stick da 5,5 cm con armatura passante, da utilizzare prevalentemente a traina anche veloce, caratterizzati da un effetto wobbling molto pronunciato. Le esche non sono ancora in vendita, ma gli elfi hanno ottenuto un campione da testare e studiare per voi, a breve una prova in mare e un report dedicato.

E non solo stick!

L’ultimo arrivo in casa AP Lures sono degli splendidi minnow da traina d’altura, caratterizzati da una paletta molto pronunciata che garantisce un nuoto ottimo anche a velocità prossime ai 10 nodi. Prossimamente, proveremo anche queste per voi.

Ora spazio alle immagini, ricordandovi che le esche di Andrea si trovano soltanto qui

 

Inge
Ingegnere nautico (da cui il nick) con la passione della pesca, nasce a La Spezia nell'ormai lontano 1985. Inizia a pescare ancor prima di camminare, seguendo le orme degli illustri familiari, abilissimi pescatori di orate con lenza a mano e metodo tradizionale. Dopo anni di gloriosi insuccessi, passa inspiegabilmente alla pesca con gli artificiali, ed in particolare alla traina costiera e allo spinning sulle mangianze, di cui si innamora. Ne deriva uno smodato sentimento di amore-odio per i gabbiani, e una vista assai acuta, nonostante gli occhiali, per individuare i più piccoli cenni di mangianza da La Spezia a Capo Corso. Da qualche anno si è avvicinato, nel periodo invernale, alla pesca dei cefalopodi da Riva, con stranamente buoni risultati. Pescatore molto tecnico, detiene nel team anche il primato di pesca alle acciughe e alle aguglie con le mani, di cui è molto orgoglioso... Si può considerare il "tattico" del team, vista la sua passione per la tecnologia (dorme con il GPS) e meteorologia.

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