Tsunami

Passano tempeste nell’animo di alcuni bambini.
Come tormente di neve che incapaci di rapprendersi in ghiaccio si sciolgono a contatto con la superficie del mare. Menti che frustano il vento e lo agitano in modo che sferzi più forte, e alzi i marosi. Percuotono con la mente ciò che non sono ancora pronti a percuotere con mano, o che non percuoteranno mai.
E come tanti piccoli tsunami gonfiano e rigettano in onda.
E le onde, il più delle volte, rimangono dentro a sconvolgerli.
O a inondarli, da fuori, costringendoli ad annaspare nel nulla. Qualche volta, come risacca, spiaggiano soli su coste sconosciute persino ai loro cuori. Non c’è spiraglio, se non le rare volte in cui un’anima amica ne percepisce il dolore, la difficoltà, e non teme. E li prende per mano.
Lei… una di quelle mani sfuggite, e anche se ricorro al petto per calmare quel piccolo tsunami, non c’è modo di uscirne se sullo stesso cuore, a placarlo, le mani non saranno due.

Capire. Cosa li fa agitare nel vento.
Non lasciate sole le mani e le menti dei (vostri) bambini. E nemmeno nelle spiagge, o nel vento. Fatene aquiloni, a due cordicelle.

Immagine di Alex Andreev

Ale
Che dire, se negli anni ’70, d’estate, qualcuno vedeva una bimba solitaria con cappellino marinaro seduta sul bordo di un vecchio pontile di legno presso l’Arenella di Portovenere, con una lenza in mano, ero io. Non ricordo quando ho cominciato, ma a 7 anni per certo inseguivo babbo sott’acqua, lui a pesca col fucile, io dietro col retino imperterritamente convinta di riuscirvi anche così. Ormai è storia (vecchia) che in assenza di lenza e retino mi arrangiavo pescando piccole bavose di scoglio anche col sacchetto del bondì, doverosamente divorato prima. Per molti anni ho rilasciato tutte le prede, poi sono diventata ‘cattiva’ quando le dimensioni loro e mie sono aumentate. Ho avuto pochi ma magnifici maestri, che, bontà loro, mi portano appresso: pare io porti bene. Prediligo la pesca col vivo in mare, a bolentino traina e scarroccio; per poco (anno con ghiaccio sottile) mi è sfuggita la pesca nei laghi del Nord, ma ‘ce l’ho qui’...devo ritentare. Non amo descrivere tecniche (che lascio agli esperti) ma sensazioni. Per il resto sono archeologa.

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