La Scimmia Nuda

Il brivido che ti pervade, il petto che si stringe, il fiato che ti manca, il cuore che ti batte, le mani che ti sudano.

“Hai la scimmia caro mio, e per che cosa?

Bacco, Tabacco, Venere?”

“Naaaaaaaa”

“Gioco d’azzardo, motori, sostanze psicotrope, viados?”

“Naaaaaaaaa, peggio, peggio.”

“PESCA?”

“Un pochino, ma direi ancora Naaaaaaaaaaaaaaaa.”

“E allora, orrido scimmione privato dal pelo ( e direi giustamente, non te lo meriti) cosa ti arrovella?”

AUTOCOSTRUZIONE “

Dottore, mi spiace, ci sono ricascato…..”

 

Pensavo di esserci uscito ma , vuoi la stagione poco favorevole, vuoi i risultati dell’Inge con i mitici UGO artigianali, la strada per la cantina si è allargata di nuovo e son stato sospinto giù dalle scale da siffatta orrida passione.…..

Prima, quasi per scherzo, ho iniziato a smazzolare pezzi di piombo e fili d’acciaio per ottenere degli orrendi jig.

Poi ho iniziato a studiare come una bestia e nel contempo ho coinvolto Luca, Elfo aggiunto e abilissimo artigiano, che svaria dall’ebanismo, alla pittura , alla miniatura.

Insieme abbiamo cominciato ad utilizzare materiali assurdi e di recupero passando qualche allegra giornata rintanati nel buco ribattezzato per l’occasione “L’Antro del Demonio”.

Nel mio studio disperatissimo dei consigli in rete dei Guru dell’autocostruzione (Andrea Pedaci, Cobra in primis) ho capito che dovevo costruire cose utili, per cui, nel mio caso minnow per la pesca in mare, e costruirli in legno.

Via all’acquisto del minimo di attrezzatura e subito la rivelazione……

Modellare il legno è meraviglioso, mi riporta indietro nel tempo, quando da bambino osservavo mio padre intagliare abilmente tutti i mobili di casa, e quasi fosse una sorta di eredità che mi ha lasciato, riesco ad estrarre, dal vivo legno, le forme che ho in testa.

Roba da matti.

Costruisco 5 creature e le provo in mare, incredibilmente tre nuotano pure bene.

La scimmia dell’autocostruzione mi ha afferrato e non mi molla, faccio razzia di attrezzi e di materiale, il confronto a distanza con Luca porta a nuovi esperimenti e all’adozione di tecniche alternative, io mi fisso sulla distribuzione dei pesi e lui si lancia sulle livree elaborate.

Insomma in due settimane siamo diventati due tossici.

I miei prodotti sono obbiettivamente ributtanti ma…..

 


 

Un paio di sabati fa lo Chef Mario segnala serra attivi nel golfo, parte la spedizione, io e l’Inge contro il Cuoco e i suoi due sveglissimi figlioletti.

In porto lancio un paio di creature mentre l’inge prepara la barca…. E sento una botta!

Ma dai?

Partiamo verso la meta ed incocciamo Mario già in pesca, i serra sono apatici e nonostante le marcature assurde sull’eco, non aggallano e non cacciano. Gli lanciamo di tutto, nulla.

Mario traina un po’ e ne prende uno piccolo, l’Inge lancia sistematicamente il campionario, io guardo nella cassetta….cavolo ma proviamo i miei porca puttana!

Botta, slamato

Botta, pesce a bordo

Botta, pesce che si slama mentre lo volo a bordo e rimbalza in pozzetto……

Ma checcazzo…..possibile?

Sono pesci piccoli, ma nel nulla di una serata storta, pare che il mio attrezzo sgembro li faccia imbestialire.

Ululo di gioia, rientriamo quasi subito per impegni familiari ed invero Mario, insistendo, alla fine farà 5 pezzi, ma io sono strafelice!

Non lo credevo possibile.

 

Ora la scimmia nuda tornerà nell’antro e sfornerà orridi manufatti, rassegnatevi, non smetterà mai………e questa volta non da sola!

Le creature in foto sotto sono quasi tutte figlie del rinnovato estro…e della nuova organizzazione, ovvero: io progetto e sbozzo, Luca, che è artista, rifinisce e io do il tocco finale di glassa…siamo un top team!

 

 

Il Polpo
Comandante di questa manica di sciamannati, classe 1966, pesca dalla veneranda età di 4 anni. Pesca pazza e disperatissima, citando studi di leopardiana memoria. Ha sperimentato tutte le tecniche di pesca meno la mosca e le bombe (non che siano assimilabili ma tant’è…), provando tanto e riuscendo in poco, grazie al perverso gusto di rimanere sempre affascinato dalla tecnica sconosciuta ai più, tralasciando quella più catturante. Ama in particolare la pesca con gli artificiali, che presuppone impegno, costanza e conoscenza... Ama ancor più inseguire i gabbiani, spesso inutilmente, perdendo completamente il controllo davanti ad una mangianza. In sintesi estrema, ama il mare con tutto sè stesso. Unica pecca: come perfetta nemesi dell'Inge, odia i cefalopodi , se non in cucina, e per questo loro lo cercano in continuazione...da cui il nome di battaglia.

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