Just a Perfect Day – Tonni da manuale

Premessa: sono in diga a cazzeggiare insieme a Lux quando ricevo una telefonata concitata dello chef Mario, ha finalmente scapottato e in una maniera talmente inverosimile che me lo fa raccontare dal figlioletto Davide (che ci ha promesso un report in proposito, per cui non svelo nulla), in sostanza stanno arrivando e sono…tonni…grossi….

Breve scambio di messaggi e il buon Luca aderisce entusiasticamente alla spedizione per il giorno successivo, mettendo a disposisizione quella meraviglia di barca che si ritrova (AL 21); io e Lux porteremo una cassa di sarde, un bel po’ di entusiasmo e la mia splendida attrezzatura da drifting…..

Ci presentiamo puntuali a Cadimare alle sette del mattino, accompagnati da un’alba magistrale , da un tempo cupo e da un grecale inatteso. Sfoggiamo ovviamente il campionario che mi porto dietro come la coperta di Linus: canna da spinning leggero che non si sa mai, Taka da spinning al tonno con su il jig sacro che semmai fossero in mangianza…due lanci…

E poi lei, la canna che tutti vorrebbero veder finire nel cassonetto, la imperitura Technofish Roland Garros con cimino rosso, una perla che si spezzerebbe con un ghiozzo di taglia.

Saliamo veloci in barca e appena usciti in planata io e Lux cominciamo a lodare il magistrale Al Custom 21 di Luca che mi sorprende sia come spazi a disposizione che come assetto, una vera meraviglia, che a una velocita assurda nonostante l’ondina fastidiosa che sta montando, ci porta nella zona segnalata dallo chef.

Invero finiamo un po lunghi in staccata talmente siamo esaltati dalla navigazione, e quando dico a luca che forse è il caso di fermarci ci troviamo su una batimetrica importante. “Ma si proviamo qui, che tanto…”

Diamo fondo all’ancora, la cima basta a stento ma l’ormeggio e perfetto. Saggio la corrente con un paio di sarde e cavolo, direzione giusta, non troppo sostenuta, una meraviglia…Luca tira fuori le canne vere..io innesco e Lux inizia la pasturazione secondo dettami che sciorino, memore delle pescate con il cuoco. Affondiamo una canna a 60 mt, la seconda a 47, la terza a 26, l’ultima a 12…perchè mi gira cosi.

Guardo curioso la canna che abbiamo messo momentaneamente a galla: una Ambermax leopardata da top shot semplicemente meravigliosa, a Luca brillano gli occhi, il contrasto con la Roland Garros e’ impietoso… Mi giro un po intorno con lo sguardo e noto che abbiamo assorbito dalla barca una certa eleganza, che in realta’ poco mi appartiene, non puzzo ancora di sarda e non sto ancora sanguinando, buoni auspici. Lux continua come un ninja magro a pasturare secondo le regole auree, si gira e dice “ma quella roba li sull’eco?”

Caaaazzzo una marcatura assurda sui 100 mt, mi imbizzarrisco ed inizio la macumba di richiamo sotto gli occhi un po stupiti dell’armatore: Lux esegue in silenzio le raccomandazioni, io mi sposto casualmente verso la canna calata a fondo che dopo sei minuti dall’avvsitamento parte….con flemma.

La sfilo dal portacanne e saggio il pesce, dico una delle mie belinate tipo “non so mica se c’e'” ed il tipo la sotto si offende e prova a tirare in mare me ed attrezzatura. Lux sgrana gli occhi ed in un lampo recupera le al tre canne , il buon Luca mi usa la cortesia di imbragarmi con una Black Magic che si rivelerà risolutiva durante il combattimento. Molliamo la cima dell’ancora e via, inizia la giostra. Mi rendo conto che e un pesce grosso, almeno per me che non son certo aduso a queste bestioline, ma l’attrezzatura risponde alla grande e l’equipaggio pure, Lux alla guida e Luca in assistenza, proviamo pure a fare due foto e un po di filmati. Riusciamo a rimanere concentrati ed in una venticinquina ci minuti lo tiriamo sottobarca, tutto liscio fino al meritato rilascio.

Una bestia magnifica, Lux rimane letteralmente a bocca aperta: prima di partire mi aveva detto “Pino ti voglio vedere in azione”,  missione compiuta!

Gragnuola di messaggi e foto alla truppa rimasta a casa e ringraziamenti di dovere al cuoco per la dritta.

Torniamo sul pallone facendo un veloce strisciata e ricaliamo le canne.

Luca sornione mi dice che gli piacerebbe proprio vedere la Ambermax in azione: detto fatto, la caliamo profonda relegando la mia cannaccia a svolazzo, ho una paura boia che parta…..

Cazzeggio, lodi alla barca, due sguardi preoccupati al meteo con sto vento che non molla l’onda che aumenta e gocce di pioggia sparse, pasturation, eeeeeee……arco gigante sull’ecoscandaglio a 150 mt.

E vai di danza voodoo, taglia taglia,fai casino, muovi muovi, Luca con grazia si sposta vicino alla ambermax che dopo dodici minuti….inizia a sfrigolare! Una partenza da urlo, con il trecciato in bobina il minuscolo Gorilla 12 urla acuto la sua sofferenza, devo aiutare Luca a sfilare la canna dal portacanne talmente forte è la trazione. Lux tira su le canne e molla l’ormeggio, io imbrago a fatica Luca e mi metto ai comandi con la videocamera in mano.

Il pesce si ferma e viene a galla e facciamo in tempo a dire le seguenti cazzate:

– è piccolo

– è uno spada

– è morto, ha mangiato in pancia

Stufo di sentire belinate, il tonno si incazza di brutto e riesco fortunatamente ad immortalare una fuga da brivido. E’ grosso e cattivo, altrochè,  l’attrezzatura si comporta alla grande ed il trecciato consente a Luca di godersi tutte le tranvate che tira il bestione. Facciamo tutto il combattimento con Lux ai filmati finchè non si scaricano contemporaneamente pile e memory card.

Io guido di sinistro e con la destra agguanto Luca sulla maniglia della cintura evitando bagni indesiderati e facendo a mia volta una fatica boia, lui patisce e gode come un riccio al tempo stesso.

Dopo 40 minuti eccolo, una meravigliosa creatura vicino al quintale, che arriva sottobordo e viene rilasciata al volo.

Siamo allo stesso tempo increduli e felicissimi e, a parte qualche mio urlo belluino, anche stranamente moderato, sembriamo degli eleganti lord inglesi. Riguadagniamo il pallone affidando all’etere le buone nuove, puliamo la barca e quando vediamo nuove marcature sullo scandaglio….guardo Lux che con i suoi 70 kg di nervi dichiara “se lo incoccio io mi vola in mare” .

Guardo la Roland Garros che mi dice “non ci pensare nemmeno!”

Guardo Luca che mi dice “alle 15 ho un’immersione”

…e cosi sia, voliamo sereni in porto sulle ali di una barca veloce, parca, stabile ed elegante, schivando le gocce d’acqua una ad una, con il cuore gonfio di gioia e di orgoglio e la mente sgombra , non poteva che andare così.

Perche questo era just a perfect day.

 

Grazie a Luca per tutto, davvero!

Grazie a Lux che e stato perfetto come sempre

Grazie a Mario per i consigli e le dritte, non ci sarebbe stato nulla da scrivere senza di lui.

Grazie a chi o cosa ci ha dato questa giornata.

Per te, Gianni….

 

Il Polpo
Comandante di questa manica di sciamannati, classe 1966, pesca dalla veneranda età di 4 anni. Pesca pazza e disperatissima, citando studi di leopardiana memoria. Ha sperimentato tutte le tecniche di pesca meno la mosca e le bombe (non che siano assimilabili ma tant’è…), provando tanto e riuscendo in poco, grazie al perverso gusto di rimanere sempre affascinato dalla tecnica sconosciuta ai più, tralasciando quella più catturante. Ama in particolare la pesca con gli artificiali, che presuppone impegno, costanza e conoscenza... Ama ancor più inseguire i gabbiani, spesso inutilmente, perdendo completamente il controllo davanti ad una mangianza. In sintesi estrema, ama il mare con tutto sè stesso. Unica pecca: come perfetta nemesi dell'Inge, odia i cefalopodi , se non in cucina, e per questo loro lo cercano in continuazione...da cui il nome di battaglia.

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