Il “Decalogo del Driftaro”

Sottotitolo: 10 semplici regole per non “irritare” un pescatore di drifting.

Una guida semiseria alla sopravvivenza in mare, mista a basilari norme di “galateo ittico”, ad opera del nostro Mario, celeberrimo “sardinaro” delle nostre Elfiche Lande.

Buona lettura!!!

Ciao a tutti i lettori di Elfishing. Sono Mario, un accanito (ed esperto, ndr) pescatore di Drifting. Vi ho già raccontato qui sulle pagine di Elfishing alcune delle mie avventure, a drifting e spinning.

Oggi vorrei condividere con voi alcune riflessioni, che qualche giorno fa facevo con alcuni amici.

All’inizio di questa strana stagione, stavamo riflettendo sull’immane quantitativo di avventori che con l’aumentare dei tonni si è avvicinato alla pesca a drifting, un tempo destinata a pochi e motivatissimi appassionati.

Siamo in tanti e saremo sempre di più, per fortuna o meno questo non sta a me giudicare, ma ci sono delle regole di etica e di “buon vicinato” che, a mio avviso, vanno rispettate per la buona riuscita di una giornata di pesca!!!

Insomma, una sorta di Galateo del mare.

 

Non voglio essere antipatico e noioso, ma sempre più spesso mi capita di trovarmi qualche “avventore” che arriva e ti cala l’ancora a 8mt dall’ultima canna!!!

Iniziamo pertanto il decalogo del perfetto (corretto) driftaro, presentando soprattutto alcune delle cose piu fastidiose che possono accadere a chi pratica questa appassionante tecnica.

 

1) La regola dei 300 mt…

300…ripeto 300 miseri luridi metri da tenersi a distanza dalle barche già ancorate !!! Cosa sono 300 metri a confronto con l’immensità del mare !!!!!!!! non abbiate paura della solitudine, non cercate il calore umano ma assaporate il gusto dell’impresa solitaria.

 

2) La catena dell’ancora…Melius Abundare Quam Deficere!

Altro grave problema, cerchiamo di non lesinare nell’acquisto dell’ancora e della catena stessa …….. la barca non deve arare, vogliamo cimentarci un questa meravigliosa tecnica, asssssicuriamoci che la barca stia ferma in qualsiasi condizione di vento!!!!!! Mi è capitato(e capita sempre più spesso) di vedere barche che arano con 3 nodi di vento, costringendo le altre imbarcazioni in creative ingiurie e maledizioni nei confronti delle imbarcazioni che piano piano si avvicinano.

 

3) Avvicinarsi alle barche già in pesca…

…per scuriosare la direzione della corrente ,si è sempre fatto e non arreca alcun problema… ma magari non lo facciamo a 37 nodi!!!! Cosa ne dite?

 

4) Vedere è bello, partecipare di più…

Non riesco a capire cosa spinga i curiosi che stanno ore ed ore a vedere la barca in combattimento!!! Che dire ……….non so. La cosa più immediata è “FATTI I CXXXI TUOI”  poi a seguire “ma eri uscito per pescare o per veder pescare?!” Comunque, qualsiasi sia il  recondito motivo che ti spinge a fare il “guardone”, stai pure a guardare che non è un problema ma stai ben lontano…… che se mi si aggalla il tonno e lo perdo contro la tua elica le maledizioni prendono N° due generazioni prima e N ° tre generazioni future!!!!

 

5) Il trainista, istruzioni per l’uso!

Mi rivolgo con tono accorato ai cari amici che trainano: Ma CA……. !!! con tutto il mare che c’è, ed è normalmente tutto libero… proprio al DITO devi andare a trainare?????? Sono 4 miglia quadrate, dove mediamente in stagione ci sono 20/30 barche ancorate. Per carità, sicuramente il mare è di tutti, non lo metto in dubbio, ma non ho mai visto prendere un solo misero pesce al Dito dai trainisti, ma regolarmente c’è gente che fa incredibili slalom tra un’ancora ed una scia… boh!!!!

 

 

Bella vita

Il modo migliore per godersi un’uscita a Drifting…

 

6) L’eterno dilemma: Scarroccio o ancorato????

E’ una delle variabili principali, sicuramente ognuno fa come vuole, ed è giusto che sia così….io per primo quando posso tendenzialmente cerco di non calare la maledetta ancora che poi va salpata e costa tempo e fatica.

Ma al Dito, una zona ristretta e iper frequentata, non possono esserci dubbi…. la risposta alla domanda “scarroccio oggi?” dovrebbe essere rigorosamente NO. Anzi: facciamo che al Dito è vietato pescare in scarroccio???

La fisica insegna che “Quando siamo in stagione piena non possiamo pretendere che si scarrocci senza rompere le palle a qualcuno“. (Primo teorema di Mario)

Quindi o ci compriamo un’ancora (ed adatta, vedi punto N°2) o andiamo a scarrocciare altrove !!!!

 

7) I maledetti in malafede!!!

Nella mia top ten, questi stanno ai posti più alti. Potrei dire che li odio!!!

Perchè si sa, ci sono quelli che pescano da poco e che, per incapacità o mancata conoscenza, ti ancorano vicino vicino ma magari a monte o a destra o a sinistra e io li chiamo GLI INCONSAPEVOLI (vedi punto N°1) e, ovviamente, li posso anche capire (o perlomeno mi sforzo di farlo…)

Ma quelli che ti calano l’ancora a 150mt dall’ultima canna sono tutti in malafede, non li sopporto: è chiaro che mi dai fastidio, mi rubi e mi rovini la pastura.. propongo che i maledetti siano banditi e trattati male da tutti!

Insomma, tu che mi stai leggendo, stampati in fronte queste parole: NO, IN SCIA NO.

 

8) Quelli che fanno come sull’autobus…

E si tengono il posto, lasciando il pallone da un giorno all’altro!

Vi capisco, per carità: bello averci l’ormeggio comodo a 5 miglia da casa!! Mi sta, incredibilmente, capitando sempre più spesso di trovare delle simpatiche boe rosse già all’alba nei posti migliori, e poi, con tutta calma, alle 11.00 arriva il fenomeno e si aggancia !!!  MA SVEGLIATI PRIMA LA MATTINA!!!

Insomma…propongo ai nostri lettori un simpatico concorso a premi:  “se trovi il nattello e non è di un palamito, TAGLIALO e vinci un mappamondo (e una stretta di mano)’!!”

 

9) La direzione di salpaggio dell’ancora: occhi aperti!

Quando salpiamo l’ancora, cerchiamo di non fare rotta verso la barca più vicina… (per fortuna, questa non mi è successa spesso…ma una volta si, e me la ricordo bene!

 

10) LA VOSTRA REGOLA!

Sicuramente mi sarò dimenticato qualcosa, da fare o non fare assolutamente.

Lascio quindi a voi, cari lettori, lo spazio per la decima regola. La sezione commenti è a vostra disposizione: chi più ne ha, più ne dica!

 

…e buona… stagione a tutti!!!!!!!!!!!!

HO DETTO STAGIONE…!!!!!

 

Mario!

Il Polpo
Comandante di questa manica di sciamannati, classe 1966, pesca dalla veneranda età di 4 anni. Pesca pazza e disperatissima, citando studi di leopardiana memoria. Ha sperimentato tutte le tecniche di pesca meno la mosca e le bombe (non che siano assimilabili ma tant’è…), provando tanto e riuscendo in poco, grazie al perverso gusto di rimanere sempre affascinato dalla tecnica sconosciuta ai più, tralasciando quella più catturante. Ama in particolare la pesca con gli artificiali, che presuppone impegno, costanza e conoscenza... Ama ancor più inseguire i gabbiani, spesso inutilmente, perdendo completamente il controllo davanti ad una mangianza. In sintesi estrema, ama il mare con tutto sè stesso. Unica pecca: come perfetta nemesi dell'Inge, odia i cefalopodi , se non in cucina, e per questo loro lo cercano in continuazione...da cui il nome di battaglia.

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