Elfishing al Raduno Jigging Italia

Una giornata “fuori dai nostri confini”, trascorsa in ottima compagnia!

Ospiti dello splendido AL25 di Dario Cerioli, di stanza a Lavagna, e con l’ottima compagnia del mitico Andrea Zanardo (Responsabile commerciale del cantiere di Andrea Lia, ma anche ottimo pescatore!), abbiamo avuto la possibilità di partecipare al raduno Jigging Italia, che quest’anno si è tenuto a Genova.

Incassata la defezione forzata del buon Peve, ingabbiato da inderogabili impegni familiari (tanti auguri alla signora per il suo cinquantesimo, ndr), il sottoscritto Inge e il Comandante Polpo si sono ritrovati di buon’ora (per me una vera rarità…) nell’ormai consueto parcheggio del Decathlon, per partire alla volta di Lavagna e riunirci al resto dell’equipaggio.

Un’ora di navigazione sulla splendida barca di Dario per arrivare di fronte a Genova, nello splendore delle prime luci dell’alba e in un mare calmissimo, come non si era ancora visto quest’anno. Accolti da alcune mangianze di tombarelli, merce rara quest’anno, abbiamo subito tirato fuori le armi del mestiere e ritardato la nostra reunion con il resto delle imbarcazioni partecipanti, una decina, partite da Genova e subito sparpagliatesi nelle prossimità della zona di ponente della città, per testare la nuova tecnica oggetto del raduno: lo slow pitch.

Riunitici col gommone dell’organizzatore, Stefano Adami, siamo stati informati della presenza di tonni al largo, segnalata da una delle barche del raduno, l’unica ad avventurarsi così al largo. Peccato non averlo saputo prima…

Nonostante la volata a superare le 14 Miglia (!) che ci separavano dai nostri pinnuti preferiti, siamo arrivati a festa finita e abbiamo avuto solo tre occasioni per poter tentare il lancio, su bollate singole di pochi pesci su poche acciughe. Questo non ha impedito al nostro comandante, ormai un vero cecchino delle mangianze, di ricevere una bella botta sul suo jig (il solito Maria Metal Flicker BPH che tante soddisfazioni ci ha già regalato in passato).

Purtroppo la sfiga quest’anno ci ha letteralmente preso di mira e il pesce non ha trovato l’amo, per la delusione dell’equipaggio.

Il segno dei denti lasciati dal pesce è ancora ben visibile sul jig.

L’espressione del comandante nella foto di apertura, immortalato da Kayakero, il pirata, dice già tutto.

Per tutto il resto, vi consigliamo la lettura del report integrale sul sito del Pirata! (Clicca qui: http://www.kayakerofishingtackle.com/featured-slider/raduno-jigging-italia-genova.html )

 

In sostanza, è stata un’esperienza sicuramente interessante, un po’ inficiata da alcune scelte logistiche e organizzative non proprio fortunatissime, che hanno un po’ limitato l’aspetto “social”… in fondo, l’incontro tra vecchi amici e “malati della stessa malattia” è il vero cuore dei raduni di questo tipo, al di là dei prodotti e dei pesci, ma siamo sicuri che le prossime edizioni miglioreranno anche in questo aspetto!

A brevissimo, un video con i migliori momenti del raduno e una scheda tecnica dell’imbarcazione che ci ha visti, per una giornata, fortunati protagonisti!

 

Immagine: la delusione del comandante (foto Kayakero)

Inge
Ingegnere nautico (da cui il nick) con la passione della pesca, nasce a La Spezia nell'ormai lontano 1985. Inizia a pescare ancor prima di camminare, seguendo le orme degli illustri familiari, abilissimi pescatori di orate con lenza a mano e metodo tradizionale. Dopo anni di gloriosi insuccessi, passa inspiegabilmente alla pesca con gli artificiali, ed in particolare alla traina costiera e allo spinning sulle mangianze, di cui si innamora. Ne deriva uno smodato sentimento di amore-odio per i gabbiani, e una vista assai acuta, nonostante gli occhiali, per individuare i più piccoli cenni di mangianza da La Spezia a Capo Corso. Da qualche anno si è avvicinato, nel periodo invernale, alla pesca dei cefalopodi da Riva, con stranamente buoni risultati. Pescatore molto tecnico, detiene nel team anche il primato di pesca alle acciughe e alle aguglie con le mani, di cui è molto orgoglioso... Si può considerare il "tattico" del team, vista la sua passione per la tecnologia (dorme con il GPS) e meteorologia.

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