Caccia ad Ottobre Rosso

Eh si…. Ma non perché ci siamo inferociti nella caccia al comandante Marko Ramius e del suo sottomarino, no, per noi Ottobre è un mese che si tinge di rosso, rosso tonno per intendersi…. ed in particolare l’undici ottobre è una data per me molto speciale, nella mia particolarissima cabala questa è l’epifania , quando la nostra divinità appare e si manifesta.

Insomma io, l’undici ottobre, ne allamo sempre almeno uno (vedere, ad esempio QUI e QUI)…e con cotale spirito e siffatto ottimismo mi avvicino con il sorriso alla pescata maxima.

Per una serie di defezioni e rimpalli dell’ultima ora si ricompone il terzetto dell’ultima pescata seria a drifting, Luca armatore ed angler, io tattico, Lux uomo dappertutto. Partenza prima dell’alba , io ho solo tre incarichi prima dell’imbarco:

1) non portare la roba da spinning

2) comprare la “fugassa” per tutti

3) recuperare le sarde lasciate davanti al negozio di pesca dal gentilissimo amico e proprietario.

Punto 1: corcazzo, butto in macchina 4 canne e 25 kg di artificiali.

Punto 2: ho già inveito in precedenza contro la categoria dei fornai pigri di Spezia, li mando di nuovo a quel paese, per il resto guardate due episodi di torta di riso e capirete. (comunque a fatica mi arrangio)

Punto 3: ci hanno rubato le sarde, maledetti loro.

Sembra drammatico, ma io sorrido, è l’11 ottobre, sono sereno. Infatti dopo una ridda di telefonate l’amicissimo amico amico amico propietarissimo di un negozzissimo, insomma Riccardo, ci trova due casse sostitutive .

Con il sorriso sempre in canna andiamo all’imbarco carichi come dei muli, Luca mi guarda rassegnato e stipiamo tutto a bordo.

Viaaaaaaaaa, dove andiamo?

Indico sicuro la meta, lo so, sono là, mi aspettano.

Il grecale si fa sempre sentire ma la giornata è splendida, gabbiani volano veloci su mangianze di tombarelli rapidissimi negli spostamenti, guardo le canne da spinning, l’occhiata che mi da Luca mi convince a non perder tempo.

Sorpassiamo svariate barche già in pesca e ci fermiamo in quello che reputiamo sia il punto giusto.

Butto due sarde in acqua per valutare la corrente, mi sembra che non vada per niente bene…ed invece…perfetta. Fondo all’ancora e mentre Lux inizia a pasturare, io mi dedico agli inneschi e a decidere le quote di pesca insieme a Luca.

Ok, allora calo la Ambermax fonda e distante, l’Italcanna pesa un po’ più in su, la 30/50 con penn Squall orribilis ancora più a galla e poi…..

E poi basta, mentre chiudo la frizione in maniera brutale lo Squall comincia a sfrigolare ed ad urlare.

Ci guardiamo tutti e tre sorpresi mentre Ottobre Rosso sfila metri di lenza come se nulla fosse: capiamo subito che non sarà uno scherzo, Luca si infila la cintura, Lux recupera le canne appena calate e molla il pallone, io metto in moto e aiuto Luca a sfilare la canna e a metterla in cintura.

Voilà, faccio pure in tempo ad accendere la temutissima Gopro, che di solito porta sfiga ma che nulla ha potuto contro l’11 ottobre.

Capiamo al volo che sarà lunghetta, il pesciotto è veramente inferocito, cominciamo a girare in tondo come dei matti. Luca pretende di essere incappucciato con il cappello da combattimento, sembra una pizza venuta male e masticata peggio….ma d’altra parte io indosso la solita maglietta…’sti pescatori e le loro manie..

Dopo mezz’ora non siamo venuti a capo di nulla, ci arrovelliamo sulla tenuta dell’attrezzatura, un simpaticone con barca bianca si avvicina, ci guarda bene , vede il pallone, fa due conti con la corrente e taaaac, si ormeggia proprio in scia….c’è gente strana, se lo faceva a qualcun altro probabilmente finiva sfilettato. Comunque è passata un’ora , Ottobre Rosso comincia a mollare, si intravede una sagoma inquietante, e si caaaaa…..oooo, arriva sottobordo un bestia incredibile, oltre le nostre aspettative.

Luca si accascia di prua mentre velocemente riconquisto il pallone, in un quarto d’ora siamo di nuovo in pesca: questa volta calo anche la quarta canna, un gingillino appena usucapito dal perfido Luca ad un amico distratto.

Il mulo del gingillo non ha i golfari per il renale, decidiamo che se parte quella me la smazzo io di braccia, d’altra parte ho dalla mia almeno una ventina di kg in più del resto dell’equipaggio.

La giornata diventa ,al calare del vento, semplicemente meravigliosa, addirittura estiva, siamo convinti viste le condizioni di corrente e pastura , che sarà un successo.

Vedo il palloncino della canna a 30 mt che si muove strano, huuuum, mi sa di pinocchietto, recuperiamo veloci un cucciolo di spada che fortunatamente è bello vitale e recupera la libertà.

Pastura ,chiacchiere, scherzi, due telefonate, fugassa, la giornata non potrebbe essere più piacevole ma….manca il secondo strike.

Ci sono marcature molto a galla, abbiamo grande fiducia nello svolazzo , decidiamo di rimanere fino alle 14 e poi tornarcene soddisfatti a casa, per cui….lampadine giganti a nastro dalle 1330 in poi, tanto per non tornare indietro con mezza cassa di puzzosissime sarde. Mentre taglio anche due inneschi, raccontando come mi sia capitato di pescare pasturando con quelli…….

La canna a galla praticamente si incendia, una fuga micidiale a filo motore, temo tantissimo che il trecciato montato sulla top shot decapiti tutte le canne, per cui strappo la canna dal portacanne e assaggio il pesce.

Il trecciato mi sfiora il palmo e mi strina, mi pianto il cannino in vita e mi si incastra la crociera nella fibbia dei calzoni.

Ma tanto è l’11 ottobre, andrà bene. Luca mi lega in vita una cintura e comincia a mazzuolare la fibbia con un piombo, appena riesce a liberami la canna a 60 mt parte come se non ci fosse un domani.

 

Doppio strike, doppio top shot.

Lux guarda affascinato la scena, sa che toccherà a lui ed il pesce sembra obiettivamente un mostro.

Appena tocca la canna il mostro gira verso il mio pesce e zac.

Il mio però c’è sempre, lo stimo sui 40 kg e decido di combatterlo ancorato, forzo come un bue maremmano ed il cannino si comporta in maniera miracolosa, sfibrando il pesce in un lampo e consentendomi un veloce rilascio della bellissima creatura.

Stop, let’s go, anche quest’anno è andata, non avevo dubbi, una volta all’anno la cabala è con Noi.

 

Grazie a Riccardo, ci hai salvato.

Grazie a Luca, ci ha messo tutto tu!

Grazie a Lux, fido alleato

Gianni ad Ottobre dovevi essere qui……ma forse ci sei…

 

Il Polpo
Comandante di questa manica di sciamannati, classe 1966, pesca dalla veneranda età di 4 anni. Pesca pazza e disperatissima, citando studi di leopardiana memoria. Ha sperimentato tutte le tecniche di pesca meno la mosca e le bombe (non che siano assimilabili ma tant’è…), provando tanto e riuscendo in poco, grazie al perverso gusto di rimanere sempre affascinato dalla tecnica sconosciuta ai più, tralasciando quella più catturante. Ama in particolare la pesca con gli artificiali, che presuppone impegno, costanza e conoscenza... Ama ancor più inseguire i gabbiani, spesso inutilmente, perdendo completamente il controllo davanti ad una mangianza. In sintesi estrema, ama il mare con tutto sè stesso. Unica pecca: come perfetta nemesi dell'Inge, odia i cefalopodi , se non in cucina, e per questo loro lo cercano in continuazione...da cui il nome di battaglia.

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